Ricordo la sera in cui presentai, con Rondoni presente, il suo libro: Apocalisse amore.
Da lì nacque un rapporto di stima che lo portò a segnalare sul Sole 24 ore on line il mio libro: Per una Siloe privata.
Quella sera gli chiesi di leggere una sua poesia, che spiega molto bene quel sentimento forte che lega un figlio ad un genitore. La propongo.
Il terzo figlio, da Apocalisse amore, ed. Mondadori
Battista chiama dentro il buio dal suo
lettino:
babbo, cinque
sei volte, è
tranquillo chiamando,
pensa
in un pensiero bolla di bambino
che io sto arrivando
alla settima la voce
ha un tremito, alza di tono, piange
poi cade forse addormentato
e io supplico la tenebra
in piedi, a torso nudo, fermo in corridoio
nella casa che inclina verso la notte
tienilo, tienilo sempre
nelle prime cinque sei volte che chiama
non fargli incrinare la voce
non si senta mai perso, tra dieci
o mille anni,
solo
nell’universo.
E una mia poesia tratta da Per una Siloe privata, ed. Lietocolle.
Eccoci di nuovo al trabocco della sera,
a stringere il sonno tra le braccia della notte,
a raccontarci il tempo fuggito tra gli impegni
tu nel gioco, io nel grido soffocato del lavoro.
Eccoci di nuovo vicini, come il padre
e il figlio legati a doppio nodo nella vita,
riversi sul tempo che è stato e che sarà,
io a raccontare trame d’esperienza,
tu fantasticando su un domani stretto
tra il tuo io e la volontà di un altro,
come chi nell’immagine e nella somiglianza
aspetta l’altro per vedere il proprio compimento.
Non sono madre, eppure sento i tuoi versi così tanto…
Grazie. Anche per il regalo di Rondoni.
elisabetta
By: Elisabetta Maltese on 18 febbraio 2012
at 17:11
E’ un bellissimo complimento.
Stefano
By: stefano re on 18 febbraio 2012
at 21:58
Queste due belle poesie che raccontano la forte relazione affettiva padre – figlio dimostrano, sociologicamente parlando, quanto essa sia diventata più intima e positiva negli ultimi decenni.
franca
By: cheneps on 18 febbraio 2012
at 18:26
Leggendo la poesia di Rondoni mi sei venuto in mente tu e la piccola Valentina … notte insonni ma sempre tra le braccia di papà.
Bellissime entrambe le poesie.
Bacio
Cristiana
By: Cristiana on 18 febbraio 2012
at 21:09
la poesia ha una voce speciale quando parla di figli
si veste di quell’amore che i poeti sanno tradurre in parola, per amare due volte.
By: cristina bove on 18 febbraio 2012
at 23:04
Bellissime entrambe! Il rapporto padre-figlio in due sfaccettature che tracciano la strada di un incontro che si cerca eterno….
By: fausta68 on 19 febbraio 2012
at 17:40
e da madre ho avuto solo una figlia e l’ho voluta davvero avevo solo 16 anni e mezzo…sento queste poesie dentro al mio cuore
stupende dico davvero!
By: monicamarghetti on 21 febbraio 2012
at 13:45
Complimenti e congratulazioni ad entrambi, le poesie sono bellissime i libri non so …cercherò di ricordarli.
Ciao vany
By: romanticavany on 22 febbraio 2012
at 16:52